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Intervista alla Costituzione: “Cambiatemi come volete, però..."

Carlantonio Solimene
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Signora Costituzione... «Signorina, prego». Ah, ci scusi. «Non mi considererete vecchia solo perché ho 70 anni...». No, assolutamente. Ricominciamo: signorina Costituzione, è preoccupata per domani? «E perché dovrei esserlo?». Come perché? Domani sera lei potrebbe essere stata stravolta... «Stravolta... non esageriamo... semmai un piccolo intervento estetico...». Ci consenta: qui si parla di oltre 40 articoli modificati. Non lo definiremmo un «piccolo intervento estetico». «Ma sì, è come se mi tirassero un po' in su il seno, gonfiassero un po' le labbra e le guance col botulino, raddrizzassero il naso. Ma l'anima - tutti gli articoli della prima parte - resterà sempre la stessa». Certo, ma lo sa meglio di noi che talvolta le vecchie signore rifatte sono ridicole. Hanno i lineamenti rovinati e il viso completamente inespressivo... «Faccio finta di non aver sentito il "vecchie signore". Comunque sì, il rischio c'è. E, se proprio volete saperlo, fosse stato per me avrei lasciato tutto com'era. È che non facevano altro che ripetermi che ero datata, che dovevo adattarmi al progresso...». Appunto, le ripetiamo la domanda: è preoccupata? «Ma no, ormai ci ho fatto il callo». In che senso? «Nel senso che sono settant'anni che mi modificano. Non sulla carta, è ovvio. Ma nella pratica quotidiana. Senza nessuno che mi difenda, senza nessuno in piazza che urli che sono la più bella del mondo». Adesso non faccia la vittima... «Se volete vi faccio qualche esempio. Voi sareste capaci di recitarmi?». Di recitarla? «Sì, di recitare i miei articoli. Dall'inizio». L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro... «Bene. E poi il quarto dice che "la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto". Vi sembra che sia davvero così? Con la disoccupazione oltre l'11% e gli inattivi che aumentano? Avete visto i dati di ottobre dell'Istat? Renzi, ovviamente, non ne ha parlato. Fa sempre così: quando non sono buoni si dimentica di citarli nella sua e-news...». Non la facevamo così attenta all'attualità. Ma continuiamo... «No, continuate voi. Che altri articoli ricordate?». Così, su due piedi, ci mette un po' in difficoltà... Sicuramente abbiamo ben presente l'articolo 21, quello sulla libertà d'espressione. «Bene. E ditemi, da addetti ai lavori: potete garantirmi che l'informazione italiana è completamente libera e indipendente? Che non subisce alcun tipo di ingerenza, sia quando è privata sia quando è pubblica?» Ehm... passiamo alla prossima domanda... «Veramente le domande dovreste farle voi». Sì, ci scusi. Ha altri esempi? «Quanti ne volete. Articolo 9: "la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica e tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". Devo citarvi davvero quanti fondi vengono stanziati in Italia per la ricerca scientifica? O preferite che vi racconti in che condizioni sono i nostri monumenti principali? E ancora: articolo 11: "l'Italia ripudia la guerra". Siete proprio sicuri che in questi settant'anni sia stato rispettato? Andate a rileggervi qualcosa, che so, sul conflitto del Kosovo...». Abbiamo capito. È per questo che il voto di domani la lascia tranquilla? «Ma sì, sono sopravvissuta al terrorismo, alle stragi di mafia, a Tangentopoli e al Grande Fratello. Vedrà che sopravviverò anche a Renzi, Grillo e Salvini». Non le mancherebbe neanche il Senato? «Potete togliere il condizionale. Mi manca già». In che senso? «Mi manca il Senato con la "S" maiuscola. Quello degli Spadolini, dei Pertini... Se penso a chi ci sta adesso... Aiutatemi a ricordare, quello che diceva: fatti li cazzi tua...». Razzi? Ci eviti querele però... «Comunque, per questo Senato non verserò lacrime». C'è qualcosa che le ha dato fastidio in questa campagna elettorale? «Tutte le persone che mi hanno strumentalizzato. Quelli che qualche anno fa mi usavano per delegittimare Berlusconi e oggi mi usano per far cadere Renzi. Avete presente i deputati che sono andati sul tetto della Camera per dimostrare che volevano difendermi?». Certo, i Cinquestelle. «Ecco, loro. Ora hanno approvato un regolamento che decreta l'espulsione di chiunque è sottoposto a un provvedimento disciplinare e rilascia un'intervista per difendersi. Com'era quella storia della libertà d'espressione? Sapete cosa penso? Basta: nessuno mi tiri per la gonna. Io sono di tutti: dei democristiani, dei comunisti e dei fascisti». Pure dei fascisti? «Fascisti? E quanti avrei dovuto ripudiarne di "compagni" che erano "camerati" fino a un minuto prima della caduta del regime? Vi faccio i nomi?». Non c'è bisogno. Un'ultima cosa, signorina. Può dirci lei come avrebbe votato domani? «Articolo 48: il voto è segreto. Non fate come gli altri, che dicono di difendermi e non mi hanno neanche mai letta...». Allora in bocca al lupo... «Fatelo agli italiani, non a me. Ne hanno molto più bisogno, comunque andrà...».

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