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Alisson: "Vinco con la Roma"

Erika Menghi
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Un anno nell'ombra di Szczesny, poi super parate e tanta classe lo hanno inevitabilmente portato sotto i riflettori. Il grande salto di Alisson non è passato inosservato, le big d'Europa gli hanno messo gli occhi addosso, ma la Roma ha tutta l'intenzione di blindare il suo numero uno, che non ha fretta di andarsene, anzi: «Voglio ottenere un titolo qui perché la squadra lo merita, lavora tanto e io vorrei far parte di questo. Penso che nessuno sia insostituibile, però ogni giorno arrivo a Trigoria pensando di fare del mio meglio e di fare bene sempre per aiutare i miei compagni a vincere». Ci potrà riprovare nella prossima stagione, ammesso che il Real Madrid e gli altri grandi club che gli fanno la corte non rendano irrinunciabile l'offerta per Monchi. Con Di Francesco c'è feeling: «Non lo conoscevo tanto ma ho un gran rapporto con lui. È un bravo allenatore. Ha cambiato il nostro atteggiamento, rendendolo più cattivo e aggressivo». La parata più bella? «Quella su Saul nella gara contro l'Atletico Madrid. Non la dimenticherò mai. In Brasile ho giocato la Libertadores ma non c'è paragone con la Champions. Quando entro in campo mi sento un grande lupo e questo raddoppia la voglia di giocare. Penso che la Roma sia cresciuta in questi ultimi cinque anni nell'atteggiamento e nel dimostrare la voglia di vincere». Intanto, Alisson sogna un'estate memorabile: «Non mi accontento e voglio vincere anche con il Brasile. Sarà un Mondiale difficile e dobbiamo fare del nostro meglio». Con la Nazionale verdeoro ha giocato 90 minuti da capitano contro la Russia, il prossimo impegno è martedì a Berlino contro la Germania, un antipasto niente male del Mondiale. Intanto arrivano buone notizie dalla Turchia: Under sta meglio e resterà agli ordini di Lucescu, i medici giallorossi hanno dato l'ok e Di Francesco può tirare un sospiro di sollievo.

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