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Roma da sogno. Poker al Napoli in rimonta

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Giallorossi sotto di un gol. Poi Under, due reti di Dzeko e Perotti ribaltano il risultato

Carlo Antini
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La Roma alla ribalta. I giallorossi hanno vinto in rimonta, per 4-2, contro il Napoli e soprattutto hanno cambiato le gerarchie del campionato, per la gioia, a distanza, dei tifosi della Juve. Al San Paolo, dopo l'iniziale vantaggio degli azzurri, firmato da Insigne, hanno mutato il volto del terzo anticipo della ventisettesima giornata della serie A il sempre più determinante Under, il ritrovato Dzeko, autore di una splendida doppietta, e infine Perotti. Inutile, nel recupero, la rete di Mertens. A causa di questo ko i partenopei hanno adesso un solo punto di vantaggio sulla Juventus che però deve recuperare la gara interna di domenica scorsa contro l'Atalanta (rinviata a causa della neve). Di contro, i capitolini si sono riportati al terzo posto in classifica, scavalcando i «cugini» della Lazio, battuti proprio dai campioni d'Italia in carica, e l'Inter dell'ex Spalletti, stasera in scena nel derby della Madonnina. Nei padroni di casa, orfani degli infortunati Chiriches e Ghoulam, Maurizio Sarri ha optato in avvio per il collaudato schema 4-3-3, schierando Hysaj, Albiol, Koulibaly e Mario Rui a protezione di Reina; Allan, Jorginho e Zielinski lungo la linea mediana; con Callejon, Mertens e Insigne nel tridente d'attacco. Solo nei 25' finali spazio per il malconcio Hamsik, un quarto d'ora per il rientrante Milik; in panchina il neoacquisto Milic. Negli ospiti, privi soltanto dell'indisponibile Karsdorp, Eusebio Di Francesco ha puntato dal primo minuto sul modulo 4-3-3 (speculare ai partenopei), posizionando Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov davanti ad Alisson; Nainggolan (recuperato in extremis), De Rossi e Strootman nella zona nevralgica; con Under, Dzeko e Perotti nel reparto offensivo. Relegato fra le riserve Schick; in scena solo negli ultimi cinque minuti El Shaarawy. Intensa e vibrante la prima frazione, aperta dopo poco più di un minuto di gioco da una ghiotta occasione in favore della Roma: Dzeko ha rubato palla in pressing e ha crossato per l'accorrente Perotti, il quale da ottima posizione, di testa, ha mancato clamorosamente il bersaglio. Dopo appena 60 secondi Insigne è scattato sul filo del fuorigioco e si è presentato in solitudine davanti ad Alisson: debole e centrale però la conclusione del napoletano doc. Lo stesso beniamino del San Paolo ha sbloccato il risultato al 6': su un cross da sinistra di Mario Rui il numero 24 degli azzurri ha battuto il portiere giallorosso con un tocco di piatto destro (sporcato da una leggera deviazione di Manolas). Pronta, prontissima la risposta della Roma, che al 7' ha trovato l'1-1 grazie a un tiro beffardo di Under, con traiettoria cambiata imparabilmente per Reina dallo sfortunato Mario Rui. Qui il Napoli ha subito rialzato la testa, con Insigne sugli scudi. Lo «scugnizzo» al 17', su assist al volo di Callejon, ha chiamato Allison all'ennesimo miracolo della sua straordinaria stagione; poco dopo, al 24', ha provato il classico destro a girare ma sfera è terminata di poco alta e larga. Gli ospiti non hanno mai abbassato la guardia e al 26' hanno completato la rimonta: azione lunga, cross da destra di Florenzi e stacco di testa imperioso di Dzeko (a sovrastare Albiol) con «zuccata» vincente molto angolata. Anche in questo caso la reazione del Napoli è stata veemente ma prima (31') il tiro di Mertens è stato deviato in corner da Manolas e poi (41') Alisson ha bloccato il tiro centrale di Insigne. Nella ripresa ritmi meno veloci. Al 13' il portiere della Roma ha detto ancora una volta di no a Insigne, su un bel tiro al volo da buona posizione. Sul seguente corner, Callejon ha colpito il palo direttamente dalla bandierina. Poco dopo, al 20', l'ispirato Insigne ha sfiorato il palo. Quindi, la sorniona Roma ha colpito di nuovo al 28': su contropiede orchestrato da Kolarov, Dzeko ha ricevuto palla al limite dell'area e con un bel controllo e un sinistro a girare ha «freddato» il San Paolo per l'1-3. Poco dopo, al 31', Alisson ha compiuto un doppio intervento prodigioso sul mai domo (ma ora disperato) Insigne. A seguire, al 34', è giunto il poker dei giallorossi: a firmarlo Perotti, lesto e abile nell'approfittare di un «comico» svarione di tacco di Mario Rui. Al 39', poi, Florenzi ha salvato miracolosamente sulla linea, dopo la botta di Mertens su punizione indiretta da dentro l'area. Lo stesso «Ciro» belga, al 47', ha chiuso le ostilità con la bella rete del 2-4. Roma alle stelle; San Paolo sempre e comunque in coro festoso...un vero spettacolo nello spettacolo.

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